Dal 2005 la gara aveva interrotto la propria storia, rispolverata quest’anno dall’Automobile Club Sassari. Partenza dalla storica sede di Castelsardo, arrivo ad Alghero e otto prove speciali interamente su asfalto, saranno i punti cardine dell’edizione “del ritorno”, che prevede, oltre al rally “moderno”, quello “storico” e la “regolarità sport”. Previste importanti agevolazioni per i concorrenti che dalla Penisola vorranno accettare la sfida proposta nel nord della Sardegna, una location affascinante anche in autunno. La gara è aperta alla partecipazione straniera e gode del supporto dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna.
Un gradito ritorno. È questo il commento venuto a mente ad addetti ai lavori, piloti e anche appassionati, alla notizia che torna il Rally Golfo dell’Asinara.
La data da ricordare è quella del 28-30 ottobre, da segnare in agenda, perché sarà quella in cui, dopo ben 17 anni, torneranno ad accendersi i motori per la 27ª edizione di una delle gare più iconiche della Sardegna e non solo, competizione che ha scritto pagine di grande storia sportiva. Una tradizione che ACI Sassari vuole proseguire con forza e passione, cercando nuovi orizzonti con questo evento di rilevanza nazionale, con il quale si vuole dare un forte contributo alle corse su strada a livello regionale e italiano. E massimizzare la ricaduta economica sul territorio nel periodo finale della stagione turistica in una perfetta sinergia tra la manifestazione e la Rete Metropolitana del Nord Sardegna.
Il Rally Internazionale Golfo dell’Asinara gode del patrocinio e del forte sostegno dell’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna e già per l’edizione “del ritorno” è evento “ENPEA”, quindi aperto pure alla partecipazione straniera e valido per il Campionato Regionale di Rally. Significativo anche l’apporto del main sponsor TESTONI LUBRIFICANTI.
La gara ha avuto come punto di forza per tutte le sue 26 edizioni disputate, la capacità di coniugare le bellezze del territorio del Nord-Ovest sardo con la difficoltà tecnica delle sue Prove Speciali, ancora oggi utilizzate dal Campionato del Mondo Rally. Nata nel 1979, in pochi anni la gara conobbe una forte ascesa, nel 1985 entrò a far parte del Campionato Italiano Rally e da allora ha sempre segnato momenti importanti per il rallismo italiano.
UNA GARA, TRE GARE
L’offerta “sportiva” della gara è divisa in tre: “Rally moderno”, “Rally storico” e “Regolarità Sport”. Partenza dalla originaria sede di Castelsardo, arrivo ad Alghero e otto prove speciali interamente su asfalto in due giorni di sfide, saranno i punti cardine dell’edizione “del ritorno”.
IL PROGRAMMA
La gara sventolerà la bandiera di partenza alle 13:30 di sabato 29 ottobre da Castelsardo, con gli equipaggi subito impegnati nelle prime due prove speciali di “Osilo” e “San Lorenzo” passando per Valledoria. Attraversando Sennori, le vetture giungeranno quindi al riordino di Sorso, seguito dal Parco Assistenza di Porto Torres. Dopo un ulteriore passaggio al tramonto sulle prove, gli equipaggi termineranno la tappa con l’arrivo a Sassari, previsto per le ore 21:00.
Domenica 30 ottobre sarà la volta delle prove di “Canaglia” e “La Pedraia” da ripetere due volte, intervallate dal Parco Assistenza di Porto Torres e dal riordino di Stintino. Arrivo e cerimonia di premiazione si terranno quindi ad Alghero a partire dalle ore 15:00.
Il totale della distanza competitiva sarà di 56,740 chilometri sui 418,100 totali.
L’ultima edizione disputata, quella del 24 e 25 giugno del 2005, venne vinta dal compianto Giuseppe “Pucci” Grossi, in coppia con Alessandro Pavesi. È lui, il recordman, con sei allori, e quell’ultima edizione vide comunque tanta Sardegna ben rappresentata sul podio, con due copiloti, Carlo Pisano (secondo al fianco di Federico Martelli) e Maurizio Diomedi, terzo alle note di Giovanni Manfrinato.
Tutte le agevolazioni per i partecipanti in arrivo dalla penisola sono disponibili alla pagina Logistica